Logo vegan3000

I tatuaggi sono vegan?

di Antonella - La Stella Vegan


Il tatuaggio è una delle tecniche di decorazione del corpo umano più antiche che esistano. Moltissime culture, sia antiche che contemporanee, utilizzano il tatuaggio per indicare la proprio fede, le proprie radici, i propri ideali. Una sorta di carta d’identità dell’individuo.

Al giorno d’oggi l’uso del tatuaggio è sempre più diffuso e non sempre rispecchia un simbolo carico di significato perché in alcuni casi lo si usa semplicemente come un ornamento fatto d’inchiostro. Tanti i negozi e le scuole di tattoo tante le forme, scritte e simbologie rappresentate ma tutte le volte che si parla della bravura di un tatuatore l’attenzione si focalizza sull’igiene del locale, la sterilizzazione degli attrezzi, il costo e alla capacità artistica di chi lavorerà sul nostro corpo.

Non ci si chiede mai in realtà se il tatuatore è responsabile o meno di maltrattamento animale.

I tatuatori in erba prima di passare al disegno su pelle umana devono in qualche modo provare e sperimentare perché sicuramente nessuna persona vorrebbe mai farsi fare un tatuaggio da qualcuno che non lo ha mai fatto prima. 
Per questo motivo, essendo necessaria l’epidermide, i tatuatori utilizzano per i loro esperimenti la pelle di maiale.

Nel caso in cui si utilizzino i maiali vivi questi vengono stesi sul lettino o a terra, sedati, depilati e costretti per ore a subire aghi e personale che li tiene fermi.
Non solo maiali ma anche una razza particolare di gatto (la Sphynx) è oggetto d’attenzione dai parti degli aspiranti tatuatori.

Si tratta di una razza che non ha pelo e che si presta quindi a fare da cavia per piccoli disegni. Alcuni proprietari oltretutto ci tengono in particolar modo a realizzare anche sulla pelle del gatto e sulla loro lo stesso identico disegno. Una delle tante mode folli che vanno al di là della coscienza umana.

Ma torniamo un attimo sui maiali. I maiali sono degli animali simpatici, tendenzialmente inoffensivi, spesso affettuosi e molto rosa. Uno dei più “grandi artisti” nel campo del tatuaggio sulla pelle di queste povere creature è Win Delvoye.

Il signor Delvoye, infatti, tatua i maiali: draghi, fiori, immagini sacre e in un caso ha davvero superato il limite della decenza.

Wim Delvoye ha dato i natali ad un progetto che ha sede alla sua "Art Farm" in Cina, paese dove i diritti degli animali sappiamo bene come siano tenuti in scarsa considerazione.

“Ho inziato tatuando le pelli di maiale, che andavo a prendere nei macelli, nel 1994. E’ stato solo nel 1997 che ho iniziato a lavorare su maiali vivi sotto sedativi. Tatuo i maiali perchè crescono in fretta e sono molto meglio da tatuare dei pesci. Li tatuo quando sono molto giovani e mi piace osservare come l’immagine si allarga e si distorce col tempo.

Sostanzialmente, "investiamo in piccoli tatuaggi e coltiviamo grandi quadri”. Questo quanto affermato da Win Delvoye.

Chi pensa che in questo modo i maiali vengano risparmiati dalla macellazione purtroppo si sbaglia. I maiali infatti vengono comunque uccisi e la loro pelle venduta come "opera d’arte".
Ma non tutti i tatuatori fortunatamente sono così! 
C’è infatti chi chiede a volontari umani di testare la propria arte facendo un tatuaggio gratis.

Se avete voglia di marchiare la vostra pelle, fatelo dunque con coscienza. Lo sfruttamento animale purtroppo è sempre dietro l’angolo.

Oltre alla "preparazione" del tatuatore, ossia se si è esercitato nelle sue opere su pelle di maiale o no (in Italia nei corsi per tatuatori si utilizza per la maggior parte la pelle di maiale morto) o su altri animali, bisogna tenere conto anche di altri aspetti fondamentali per sapere se il proprio tatuaggio è Cruelty Free o no.
 

Per fare un tatuaggio etico e libero dalla sofferenza animale bisogna accertarsi di:

1) Inchiostri
2) Saponi
3) unguento durante l'esecuzione del tatuaggio.
3) prodotti consigliati per l'after-care del tatuaggio
4) rasoi usa e getta.


C’è chi considera i Vegani che si tatuano assolutamente incoerenti con i propri principi; questo perché tutto ciò che si rende necessario alla realizzazione di un tatuaggio (dagli inchiostri ai prodotti per il trasferimento del disegno stampato sulla pelle a tutto ciò che serve per l’aftercare delle ferite) è generalmente composto da derivati animali e/o testato su di loro.

Sopratutto il color nero e le sue sfumature largamente utilizzati nei tatuaggi comuni sono formati da: 
- Ossido ferroso E172 composto chimico approvato dall'FDA e testato su animali (che può pure causare allergie e irritazioni), 
- Polvere di Carbone ricavata dalla combustione di ossa animali, regolando l'ossigeno presente durante la combustione vengono ottenute varie intensità di nero che vanno dal nero profondo al grigio bianco, è il pigmento più comunemente usato e maggiormente sicuro, raramente è impiegato l'estratto di Campeccio (pianta il cui nome scientifico è Haematoxylum campechianum), quest'ultimo inoltre tende a perdere intensità più facilmente con il passare del tempo e l'esposizione alla luce solare. Il Bepanthenol poi, usato per far guarire le ferite, è marca Bayer (azienda che storicamente testa i suoi prodotti su animali da laboratorio).
 

LE ALTERNATIVE VEGAN

Esistono ormai marche di inchiostri totalmente vegetali, e creme e prodotti per l'after-care non testate e senza derivati animali. Purtroppo in Italia non è cosi facile trovare Tatuatori Vegan o che utilizzano tutti gli strumenti 100% Cruelty Free. 

Il Consiglio è semplice: Informatevi prima e discutete di questi aspetti con il vostro Tatuatore di fiducia. E' possibile fare un tatuaggio etico, libero dalla sofferenza animale, ma bisogna trovare l'artista sensibile al problema e che sia disposto a impegnarsi nel trovare i prodotti giusti.

C'é un Blog "Vegan Tattoo Education" molto esaustivo che affronta l'argomento in maniera pratica e seria, spiegando passo passo tutte le informazioni necessarie per l'uso. Inoltre vi è una lista dettagliata di prodotti e tatuatori Vegan: http://vegantattooeducation.blogspot.it .
 

Fonte: https://www.facebook.com/LaStellaVegan




Visitata 16253 volte



Condividi su


 
Hai già provato queste ricette?
Hai già letto questi articoli?