Donne in gravidanza: attenzione al junk food!
Cibo spazzatura: si diventa dipendenti già dal pancione
La buona alimentazione si trasmette di madre in figlio... ma anche quella cattiva!
Secondo uno studio dell'Università di Adelaide (Australia) pubblicato sul Faseb Journal, infatti, diventiamo dipendenti o inclini al cibo spazzatura già dentro il pancione della mamma.
Mangiare cibi troppo grassi o zuccherati durante la gravidanza e l'allattamento desensibilizza il meccanismo di ricompensa del cervello del bambino, programmandolo alla dipendenza da cibi ricchi di grassi e zuccheri.
Ad andare in tilt sarebbero i recettori degli oppioidi, molecole che stimolano la produzione di dopamina generando la sensazione di benessere tipica dei meccanismi di ricompensa.
L'esposizione ad elevate dosi di cibo malsano indurrebbe il bambino, fin dai mesi successivi allo svezzamento, a preferire cibo spazzatura o a mangiarne quantità eccessive, esponendosi ad obesità e altre malattie.
Gli autori dello studio hanno già iniziato nuove ricerche per cercare di capire come far fronte a questa situazione.
Purtroppo, però, i primi risultati ottenuti sembrano indicare che l'alterazione dei recettori degli oppioidi sia permanente.
Rimane importante il consiglio di educare il bambino ad una sana alimentazione e, soprattutto, quello di evitare cibi malsani durante la gravidanza e l'allattamento.
Fonte: aam Terra Nuova n° 284, Giugno 2013, pag. 76
La buona alimentazione si trasmette di madre in figlio... ma anche quella cattiva!
Secondo uno studio dell'Università di Adelaide (Australia) pubblicato sul Faseb Journal, infatti, diventiamo dipendenti o inclini al cibo spazzatura già dentro il pancione della mamma.
Mangiare cibi troppo grassi o zuccherati durante la gravidanza e l'allattamento desensibilizza il meccanismo di ricompensa del cervello del bambino, programmandolo alla dipendenza da cibi ricchi di grassi e zuccheri.
Ad andare in tilt sarebbero i recettori degli oppioidi, molecole che stimolano la produzione di dopamina generando la sensazione di benessere tipica dei meccanismi di ricompensa.
L'esposizione ad elevate dosi di cibo malsano indurrebbe il bambino, fin dai mesi successivi allo svezzamento, a preferire cibo spazzatura o a mangiarne quantità eccessive, esponendosi ad obesità e altre malattie.
Gli autori dello studio hanno già iniziato nuove ricerche per cercare di capire come far fronte a questa situazione.
Purtroppo, però, i primi risultati ottenuti sembrano indicare che l'alterazione dei recettori degli oppioidi sia permanente.
Rimane importante il consiglio di educare il bambino ad una sana alimentazione e, soprattutto, quello di evitare cibi malsani durante la gravidanza e l'allattamento.
Fonte: aam Terra Nuova n° 284, Giugno 2013, pag. 76
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