Mangiare semplicemente...
“MANGIA SEMPLICEMENTE, IN MODO CHE TUTTI POSSANO SEMPLICEMENTE MANGIARE”
Mahatma Gandhi
articolo di Stefano Severoni
Non si può rimanere indifferenti di fronte alla realtà odierna che si presenta con oltre 800 milioni di persone che soffrono la fame: di queste in media 24˙000 muoiono ogni giorno per le conseguenze della nutrizione. Dei 12 milioni di bambini che ogni anno muoiono nel mondo, 6 milioni decedono per malnutrizione; 18˙000 bambini al giorno; 12 ogni minuto!
Si muore di fame per l’ingiusta distribuzione di cibo; per la povertà che colpisce quanti non producono quello che serve a nutrirsi e non hanno sufficiente denaro per comperare cibo; per le guerre che interrompono gli scambi commerciali. Come sostengono numerosi esperti, per alleviare la fame nel modo bisognerebbe elaborare programmi nutrizionali per i Paesi a rischio per prevenire malattie e carenze nutrizionali. Si dovrebbe anche istruire la gente; persone istruite riescono più facilmente ad uscire dal ciclo della povertà che causa la fame. [...]
Come ci attesta la fisiologia e l’anatomia comparata (che oggi purtroppo non sono materie obbligatorie nelle università italiane della facoltà di Medicina), l’uomo non è un animale onnivoro, né carnivoro: gli animali carnivori sono quadrupèdi e non hanno pori sudoripari, hanno denti ed unghie adatti ad uccidere la preda e la loro lingua è ruvida. Lo stomaco degli animali carnivori è costituito da un’unica sacca, idonea al rapido smaltimento della carne, mentre nell’uomo staziona in una seconda sacca, andando in putrefazione. Gli animali carnivori possiedono delle mucose spesse e muscolose, le quali non tollerano i forti succhi gastrici, hanno un canale intestinale di lunghezza 3-5 volte superiore a quello del loro corpo, mentre nell’uomo il canale intestinale è di lunghezza 10-12 volte maggiore di quello del corpo. L’uomo per natura non è carnivoro essendo sfornito anatomicamente dei dispositivi idonei ad inseguire, uccidere, masticare, digerire le carni degli erbivori. Invece l’uomo è stato strutturato a nutrirsi di alimenti “vivi” quali la frutta, i semi, le radici, i germogli, al pari delle scimmie antropoidi al cui ordine appartiene, e non con “cadaveri” procurati sempre con un atto di violenza, di non rispetto, di sopraffazione indebita.
Oggi l’uomo, pur avendo dei caratteri anatomici e morfologici simili a quelli dei primati frugivori, si nutre spesso come se fosse un animale onnivoro, con serie ripercussioni negative per la sua salute fisica, psichica, morale e spirituale.
Il grande Mahatma Gandhi, apostolo della non violenza, premio Nobel nel 1913 affermò sinteticamente: “Mangia semplicemente, in modo tale che tutti possano semplicemente mangiare”. Se seguissimo uno stile di vita più semplice, sobrio, essenziale, si potrebbero risolvere tante problematiche, non in nome di un salutismo, di un ecologismo, di un animalismo (gli -ismi non fanno credito alla giustizia, come diversi uomini di pensiero hanno sostenuto), bensì di un principio umanitario.
Mahatma Gandhi
articolo di Stefano Severoni
Non si può rimanere indifferenti di fronte alla realtà odierna che si presenta con oltre 800 milioni di persone che soffrono la fame: di queste in media 24˙000 muoiono ogni giorno per le conseguenze della nutrizione. Dei 12 milioni di bambini che ogni anno muoiono nel mondo, 6 milioni decedono per malnutrizione; 18˙000 bambini al giorno; 12 ogni minuto!
Si muore di fame per l’ingiusta distribuzione di cibo; per la povertà che colpisce quanti non producono quello che serve a nutrirsi e non hanno sufficiente denaro per comperare cibo; per le guerre che interrompono gli scambi commerciali. Come sostengono numerosi esperti, per alleviare la fame nel modo bisognerebbe elaborare programmi nutrizionali per i Paesi a rischio per prevenire malattie e carenze nutrizionali. Si dovrebbe anche istruire la gente; persone istruite riescono più facilmente ad uscire dal ciclo della povertà che causa la fame. [...]
Come ci attesta la fisiologia e l’anatomia comparata (che oggi purtroppo non sono materie obbligatorie nelle università italiane della facoltà di Medicina), l’uomo non è un animale onnivoro, né carnivoro: gli animali carnivori sono quadrupèdi e non hanno pori sudoripari, hanno denti ed unghie adatti ad uccidere la preda e la loro lingua è ruvida. Lo stomaco degli animali carnivori è costituito da un’unica sacca, idonea al rapido smaltimento della carne, mentre nell’uomo staziona in una seconda sacca, andando in putrefazione. Gli animali carnivori possiedono delle mucose spesse e muscolose, le quali non tollerano i forti succhi gastrici, hanno un canale intestinale di lunghezza 3-5 volte superiore a quello del loro corpo, mentre nell’uomo il canale intestinale è di lunghezza 10-12 volte maggiore di quello del corpo. L’uomo per natura non è carnivoro essendo sfornito anatomicamente dei dispositivi idonei ad inseguire, uccidere, masticare, digerire le carni degli erbivori. Invece l’uomo è stato strutturato a nutrirsi di alimenti “vivi” quali la frutta, i semi, le radici, i germogli, al pari delle scimmie antropoidi al cui ordine appartiene, e non con “cadaveri” procurati sempre con un atto di violenza, di non rispetto, di sopraffazione indebita.
Oggi l’uomo, pur avendo dei caratteri anatomici e morfologici simili a quelli dei primati frugivori, si nutre spesso come se fosse un animale onnivoro, con serie ripercussioni negative per la sua salute fisica, psichica, morale e spirituale.
Il grande Mahatma Gandhi, apostolo della non violenza, premio Nobel nel 1913 affermò sinteticamente: “Mangia semplicemente, in modo tale che tutti possano semplicemente mangiare”. Se seguissimo uno stile di vita più semplice, sobrio, essenziale, si potrebbero risolvere tante problematiche, non in nome di un salutismo, di un ecologismo, di un animalismo (gli -ismi non fanno credito alla giustizia, come diversi uomini di pensiero hanno sostenuto), bensì di un principio umanitario.
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