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Come avviene la castrazione dei suini

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di Franco Libero Manco

Nell’Unione europea viene castrato ogni anno all’incirca l’80% dei suini, ossia circa 100 milioni di capi. Tale intervento (non dettato da ragioni sanitarie) è volto a impedire la formazione del cosiddetto odore di verro nella carne dei suini di sesso maschile. La direttiva della Commissione 2001/93/UE vieta tutte le operazioni effettuate per scopi diversi da quelli terapeutici o per l’identificazione dei suini in conformità della legislazione pertinente e che possono provocare un danno o la perdita di una parte sensibile del corpo o un’alterazione della struttura ossea, con l’eccezione della castrazione dei suini di sesso maschile con mezzi diversi dalla lacerazione dei tessuti.

In una sua dichiarazione l’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare EFSA ha constatato, sin dal 2004, che non è possibile effettuare la castrazione chirurgica dei suini di sesso maschile senza la lacerazione dei tessuti, quali il legamento scrotale (gubernaculum testis). Secondo l’EFSA tale aspetto della direttiva 2001/93/UE viene ampiamente trascurato. L’EFSA ricorda che la castrazione è sempre dolorosa per i suini, e sottolinea che il limite massimo di sette giorni di vita , indicato nella direttiva 2001/93/UE per la castrazione, non significa che i lattonzoli sentano meno dolore rispetto ai suini più grandi.

Analogamente il ministero finlandese per l’Agricoltura e le foreste ha constatato, in un suo documento datato 5 novembre 2010, che l’operazione è dolorosa per i suini indipendentemente dal mezzo utilizzato per recidere i canali deferenti, sia esso un coltello, un paio di pinze o le mani. La castrazione richiede tempo, mina il benessere dei suini ed è, secondo diversi produttori, sgradevole. Se effettuata senza anestesia o narcosi essa provoca dolore e affaticamento, di cui i maiali soffrono anche dopo l’intervento, se ad essi non vengono somministrati analgesici. La castrazione dei suini con metodi dolorosi non è indispensabile. In Gran Bretagna e in Irlanda, per esempio, i suini di sesso maschile non vengono castrati, in Norvegia l’operazione può essere effettuata solo da un veterinario dopo aver praticato l'anestesia locale e in Australia alla maggior parte dei suini maschi viene praticata un’iniezione che inibisce lo sviluppo dei testicoli. Eppure, in altri paesi quali la Finlandia, quasi il 40% dei suini viene castrato mediante la lacerazione dei testicoli effettuata senza alcun tipo di anestesia né somministrazione di analgesici.



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