Perchè non c'è cibo sufficiente per tutti?
Nel complesso circa due terzi dell'umanità si nutre in maniera inadeguata, mentre la parte rimanente è composta da individui spesso ipernutriti ed esposti, di conseguenza, a malattie, come le cardiovascolari, tipiche dei Paesi ricchi; ciò pone in luce che l'insufficiente alimentazione di larga parte della popolazione terrestre non dipende tanto da effettiva carenza di prodotti alimentari su scala mondiale, quanto dalla loro cattiva distribuzione ed amministrazione.
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A questo proposito bisogna notare che per i Paesi "ben nutriti" la maggior parte del consumo supplementare è composto di carne, latte, uova e grassi animali ottenuti con metodi estremamente dispendiosi, perché il sistema usato per l'allevamento del bestiame è spesso irrazionale e costituisce un enorme spreco. Basta pensare che alimentando, per esempio, i maiali con cereali e patate, vanno sprecati circa 4/5 del valore nutrivo complessivo; per i bovini lo spreco sale addirittura a 9/10. Si possono calcolare in 150-170 milioni di tonnellate annue di cereali che in tal modo vengono sottratte ad una più oculata amministrazione.
Tratto da "Nuova Enciclopedia De Agostini" - Edizione 1986
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