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I carnivori stanno distruggendo la terra


di Onide Venturelli (vicepresidente AVI)


Biodiversità e Vegetarismo: quale rapporto?
La biodiversità è la ricchezza di specie viventi in un determinato ambiente. Rappresenta il termometro del suo stato di salute: se si modifica il numero dei viventi, si rompe l' intera rete di equilibri instauratisi.


La biodiversità è il bene più prezioso del nostro pianeta, è il risultato di un processo di millenni che ha causato il meraviglioso equilibrio della vita sulla terra. Da alcuni decenni questi equilibri, ad uno ad uno , stanno saltando. Ecco il surriscaldamento della terra, il degrado del territorio, le piogge acide, la desertificazione avanzante. La biosfera sta perdedo la sua diversità biologica in modo impressionante. Il ritmo con cui le specie animali e vegetali si estinguono ha subito negli ultimi anni una fortissima accelerazione: nei prossimi 20 anni potrebbero sparire dalla terra, al ritmo di una ogni ora, anche 20.000.000 di specie viventi. Ogni secondo scompare dalla faccia della terra una superficie di foreste tropicali grande come un campo di calcio. Ogni anno la superficie perduta è pari alla metà dell' Italia.

Le cause di questo impoverimento:
La causa della distruzione di interi ecosistemi, sono il disboscamento e la deforestazione attuata con la tecnica del taglia e brucia per lasciare spazio a pascoli o coltivazioni che, per il rapido impoverimento del terreno, devono essere ben presto abbandonate per ripetere altrove la medesima deleteria operazione. E' logico che la perdita dello spazio necessario in cui vivere sia quindi la causa prima della morte di miliardi di esseri viventi, animali e vegetali,e l' estinzione continua di migliaia di specie. Ma perché l' uomo ha sempre più bisogno di spazi da utilizzare in tale deprecabile modo? Per due semplici motivi : l' esplosione demografica e lo stile di vita, soprattutto alimentare, di gran parte degli umani.
All' inizio del XX secolo la terra era abitata da circa 1.500.000.000 di umani ; oggi siamo 6.500.000.000, cinque miliardi in più. Ma la superficie della terra è rimasta la stessa. Se una popolazione umana molto meno numerosa potrebbe permettersi di dilapidare, praticando un' alimentazione carnea, le immense risorse del pianeta, ciò non è possibile se attuato da oltre 6 miliardi di umani. Infatti una dieta carnea prevede questo perverso meccanismo: si adibisce un terreno a pascolo o a coltivazioni di vegetali per nutrire animali da carne o da latte. Ma per ogni chilo di carne ottenuto, ogni animale di media avrà consumato almeno sei chili di vegetali, cereali soprattutto. E' quindi evidente che una dieta carnea comporti un utilizzo del suolo e dell'ambiente enormemente superiore a quanto sarebbe sufficiente se i prodotti vegetali fossero consumati direttamente dagli umani.

Alcuni dati per riflettere:
nei soli U.S.A. ogni anno vengono impiegati negli allevamenti 157.000.000 di cereali, legumi e ortaggi, per ottenere soltanto 28.000.000 di tonnellate di carne;
per produrre un chilo di carne occorrono oltre 100.000 litri di acqua, per un chilo di soia ne bastano 2.000;
il grano usato ogni anno negli Stati Uniti per nutrire bestiame o altri animali sfamerebbe 800.000.000 di persone;
per ottenere proteine animali occorre una quantità di energia otto volte superiore a quella sufficiente per produrre la stessa quantità di proteine vegetali.
Secondo il Dipartimento dell' Agricoltura degli Stati Uniti occorrono 16 kg di soia o altri cereali per ottenere 1 kg di carne bovina, ne occorrono 6 Kg per avere un1 kg di carne suina, 4 per 1 kg di carne di tacchino, 3 per 1 kg di uova. Da evidenziare che 1 kg di soia possiede il 44% di proteine, mentre un kg di carne mediamente ne ha appena il 22%. E' quindi evidente come un certo utilizzo del territorio sia la causa primaria della distruzione degli ambienti naturali, con la conseguente scomparsa di interi ecosistemi, comprese tutte le specie in essi viventi.
Si potrebbe continuare all' infinito con dati che dimostrano come insensate abitudini alimentari, facendo sprecare risorse ambientali e naturali non rinnovabili, quali l' acqua ed il territorio, siano violenza non solo verso animali costretti ad una vita innaturale e a una morte crudele, ma verso l' intera umanità, e siano la causa principale dello stravolgimento del nostro pianeta. Persino l'autorevole World Watch Institut ha lanciato l'allarme:" I carnivori stanno distruggendo la terra". E' anche per questi motivi che un numero sempre maggiore di persone (oltre 5.000.000 solo in Italia ) ha preso coscienza che essere vegetariani è un passo necessario per iniziare ad agire in prima persona per una vita migliore per la terra e per tutti i suoi abitanti.

Fonte: Econauta.net - 24 marzo 2005



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